Il miele è un vero e proprio alleato del benessere del nostro organismo: da quanto tempo si conoscono i benefici del miele? Perché è bene introdurlo nella propria alimentazione? Scopriamolo insieme!
Innanzitutto, l’uso terapeutico del miele ha origini millenarie. Numerose fonti testimoniano che i benefici del miele erano conosciuti sin dall’Antico Egitto; veniva trattato come una vera e propria medicina e – solo per pochi eletti – per uso alimentare. Il miele subentrò presto come un eccellente ingrediente naturale nella cosmetica e successivamente fu adoperato come conservante. Il consumo del miele declinò con l’avvento dello zucchero nel XVII secolo, per poi riacquistare notevole importanza – testimoniata dagli studi dedicati all’apicoltura – a partire dal Novecento.
Ecco 7 motivi (+1) per portare il miele a tavola!
- Antiossidante: il miele aiuta a prevenire molte malattie e a combattere i segni dell’invecchiamento.
- Antinfiammatorio: il miele è molto utile per alleviare i fastidi derivanti da infiammazioni da puntura, rossori, pruriti.
- Fonte di energia: l’azione energetica del miele (l’uso è molto comune anche tra gli atleti) è efficace e immediata, provare per credere!
- Decongestionante: il rimedio naturale per eccellenza contro la tosse è proprio il miele, preferibilmente disciolto nell’acqua bollita o in una tisana.
- Disintossicante: il miele è un alimento che può aiutare a combattere disturbi gastrici come il reflusso e contribuisce a disintossicare il fegato.
- Dolcificante naturale: il miele ha molte meno calorie dello zucchero, ma la stessa funzione dolcificante. Il miele è ideale per conferire dolcezza e gusto alle tisane, al tè o al latte!
- Antibiotico: il miele è in grado di contribuire alla cura di leggere abrasioni, scottature e ferite, agendo anche da disinfettante naturale.
Infine, oltre ad apportare i notevoli benefici elencati, il miele è un prodotto d’eccellenza della nostra Sicilia: consumandolo, contribuiamo al lavoro di tante aziende locali ma soprattutto alla sopravvivenza delle api che, purtroppo, sono animali in via d’estinzione.