Lavorare su sé stessi per raggiungere i propri obiettivi.

Intervista a Daniela Bonetti di HRD Training Group

Lavorare su sé stessi è il primo passo per raggiungere i propri obiettivi. Un assunto caro alla Roberto Re Leadership School, da 25 anni in prima fila nel proporre programmi orientati alla crescita personale.

Abbiamo intervistato Daniela Bonetti, membro del Board di HRD training group, società che gestisce la Roberto Re Leadership school e direttore nazionale del programma FLY, attivo in 20 centri in Italia. http://www.programmafly.it/

Cosa è la Roberto Re Leadership School?

La Roberto Re leadership school, attiva da 25 anni, si occupa di crescita personale e comunicazione. Lavoriamo principalmente con imprenditori e liberi professionisti e, più in generale, con persone orientate al miglioramento personale e alla piena espressione del proprio potenziale. Questi obiettivi trovano espressione su diversi fronti, ad esempio nell’avere un maggiore equilibrio, nel gestire meglio le proprie emozioni o le persone facenti parte di un gruppo di lavoro, o ancora nel migliorare la relazione di coppia. Il programma proposto dalla Roberto Re (Leadership School), per il raggiungimento di tali scopi, si basa sullo sviluppo di tecniche di leadership e di programmazione neurolinguistica

Come si articola e in che cosa consiste il programma da voi proposto?

Si tratta di un programma della durata di un anno con serate organizzate con cadenza settimanale. Ogni centro gestisce tali serate, che si svolgono dalle 20 alle 23, ogni volta con una tematica diversa, diventando così una vera e propria palestra per la mente. Nel corso dell’anno vi sono poi 3 giorni dedicati ad una full immersion sulla gestione delle emozioni. Ogni cliente viene seguito da un tutor con il quale lavora nello specifico su sé stesso e sugli obiettivi che intende raggiungere. Infine, il cliente che aderisce al programma ha accesso ad una piattaforma, la ‘leadership university’: un aiuto parallelo e diversificato in base agli obiettivi da raggiungere. Quello che vogliamo offrire non è quindi una formazione one shot, ma un vero e proprio percorso di crescita volto ad aumentare la consapevolezza che il cliente ha di sé stesso e ad individuare i propri margini di miglioramento. Secondo le nostre statistiche i nostri clienti, già nei primi 4-6 mesi dall’inizio del percorso, raggiungono il 30-50% degli obiettivi che si erano prefissati.

Ci parli del libro ‘Leadership al femminile’.

È un libro, edito da Mondadori, che ho scritto a quattro mani, con la collega Francesca Romano, direttrice del Centro di formazione FLY di Milano. Un libro che vuole tirar fuori il potenziale femminile nella vita e nel lavoro.

La leadership al femminile è stata negli anni, in un certo senso snaturata. Storicamente, infatti, gli esempi di leadership sono stati legati al mondo maschile, a partire dall’esempio di generali e condottieri o dei ruoli di vertice aziendali che, fino agli anni ’70 erano quasi unicamente riservati agli uomini. Ciò ha determinato lo sviluppo di una leadership femminile, orientata ad assimilare le caratteristiche maschili. Oggi vi è un ritorno alle valorizzazione di caratteristiche peculiari delle donne quali l’empatia e la dolcezza. Le persone vogliono essere guidate e non comandate.

Il libro affronta queste dinamiche e parla dei punti di forza di ogni donna. Ne abbiamo individuati una decina che, però, possono sfociare nella cosiddetta ‘zona d’ombra’. Vale a dire che caratteristiche femminili positive, possono trasformarsi in negative se non usate bene danneggiando se stessi e gli altri. Queste tematiche vengono riprese anche nei workshop dedicati al mondo femminile.