Intervista a Dario Greco di Paolo Miano
Sicuramente molti di voi ricorderanno The Acappella Swingers, il quartetto vocale catanese fra i leader del revival doo-wap nazionale e noti al grande pubblico per un’apparizione a X-Factor e a quello catanese per i loro deliziosi show natalizi.
Mente di quel progetto era Dario Greco, artista eclettico, cantante, chitarrista e pianista, che dopo lo scioglimento del gruppo ha trovato la sua dimensione creativa uscendo dall’ambito delle cover proponendoci un cantautorato fresco e dal sapore internazionale.
Dopo qualche anno passato a mettere a punto il suo “Dario di bordo”, lo spettacolo attraverso cui presenta le sue canzoni dal vivo, sembra essere arrivato per lui il momento di mettere nero su bianco ed entrare a pieno diritto nel mondo del mercato discografico.Dopo “Libero”, il primo singolo uscito qualche mese fa, è da poco arrivato “Marte”, la sua canzone per l’estate, presentata agli inizi di luglio con una performance al Monumento dei Caduti di Catania, peraltro location del relativo video. Un terzo singolo è previsto per l’autunno quindi, entro la fine dell’anno, sarà la volta dell’album di esordio intitolato anche esso “Libero”.Scambiamo quattro chiacchiere con lui per capirne di più.
Ci racconti brevemente quello che è successo dallo scioglimento degli Acappella Swingers ad oggi?
Sciogliere il progetto TAS è stata la scelta più difficile e coraggiosa della mia carriera ma, dalla paura di quella decisione, è scaturita maggiore determinazione e, oggi, mi sento più forte. Da quel momento ho studiato, mi sono confrontato, ho cantato tanto, davanti a 2, 10, 100 persone e l’emozione è sempre stata tantissima, anzi, molta di più. E’ successo che ho scelto di ripartire da zero, con il mio Nome e Cognome, con la mia espressione, il mio linguaggio, la mia anima e ora sono felice di essere qui, a (quasi) 1.
Marte è un singolo dal grande potenziale, un brano estivo, leggero senza essere banale e con un titolo decisamente evocativo. Di cosa parla questa canzone?
Marte è un ossimoro. Ghiaccio bollente. Porta con sé la leggerezza dell’estate ma anche la rigidità dell’inverno. La si può cantare sorridendo, con il braccio fuori dal finestrino, oppure con un velo di malinconia, su una giostra di ricordi.
È una canzone d’amore ed è giusto considerarla tale; parla di un rapporto controverso fatto di poca comunicazione e, quindi, probabilmente finito prima di cominciare. Può dare un po’ di tristezza ma anche tanta determinazione e questo dipende da “chi” e da “quando” la si canta.
Le sonorità mi sembrano strizzare l’occhio oltreoceano. Sbaglio o è l’America la tua grande passione musicale?
Le sonorità strizzano l’occhio a tutto ciò che mi piace; Su Marte ho portato tanta Italia che rimane, comunque, il mio primo, grande, amore. Con Antonio Quinci, abbiamo scelto un arrangiamento dettato dall’istinto. Senza regole nè condizionamenti. La logica e “la matematica” sono rimaste fuori dalle nostre scelte lasciando spazio a creatività ed emozione che, poi, rappresentano la parte più divertente e vera del nostro lavoro.
In autunno è previsto un terzo singolo e quindi la pubblicazione dell’album. Cosa ci dobbiamo aspettare da questa raccolta di canzoni?
Quanto ci sarà del vecchio Dario Greco e quanto invece sarà assolutamente nuovo?
Sei molto informato e non sbagli quando dici “raccolta di canzoni”. Ho impiegato 20 anni per trovare il coraggio di far sentire i miei brani e, adesso che sono pronto, ho fatto una lunga cernita; sto scegliendo le produzioni migliori e il risultato sarà la pubblicazione del mio primo album. “Libero” sarà, praticamente, un “greatest hits”! 🙂
Dentro ci sarà il Dario Greco ventenne, ottimista e spensierato, e il Dario Greco
quarantenne, sempre più ottimista e non meno spensierato. Il mio modo di scrittura e la mia voce, in tutti questi anni, sono sicuramente cambiati ma il cuore che ci metto è decisamente cresciuto. E’ più forte e, oggi, mi rappresenta in pieno.
MARTE (Dario Greco)