L’albicocca è un frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee ed al genere prunus, cui appartengono anche ciliegia, prugna, mandorla e pesca.
“Leggenda vuole che sia stato Alessandro Magno a scoprirne la bontà e, complice la sua autorevolezza, a favorirne la diffusione al di fuori delle terre d’origine della pianta (la Cina nordorientale). Al di là del mito, però, la presenza dell’albicocco nel bacino del Mediterraneo è merito soprattutto degli antichi Romani e successivamente degli Arabi.”
Nutriente e particolarmente ricco i vitamine del gruppo B, il frutto dell’albicocco contiene anche zucchero, potassio e carotene, elemento utile per la formazione della vitamina A.
L’albicocca contribuisce all’equilibrio del sistema nervoso e con la sua fonte di energia accresce la vita delle cellule. Efficace contro l’anemia, è un grande supporto per chi soffre di stati d’ansia e depressione. Inoltre, l’olio contenuto nel suo seme è uguagliabile a quello di mandorle, un utile lassativo ed emolliente.
Ricca di cellulosa, se consumata secca, aiuta a combattere la stipsi. È consigliabile farla essiccare al sole, per far conservare inalterate le sue proprietà e favorendo così il consumo anche a distanza di mesi.
Piccola curiosità. Lo sapevate che le albicocche condividono con le pesche il profumo seducente e la virtù peccatrice? Sono frutti che, grazie alla loro consistenza succosa ed il loro incarnato, hanno la capacità di sedurre il palato e non solo.
fonti: iconmagazine.it – la Sicilia / Foto di Couleur da Pixabay