Malva è un genere di pianta della famiglia delle Malvacee. È tipica delle regioni tropicali e temperate di Europa meridionale, Asia e Africa settentrionale, la famiglia delle Malvaceae conta 240 generi e più di 4200 specie: tra esse, le più comuni sono la Malva Sylvestris, la Malva Parviflora e la Malva Rotundifolia. La Malva è facilmente riconoscibile per i suoi fiori roseo-viola, a 5 petali distanziati fra loro.
Le foglie e i fiori della malva si raccolgono da giugno a settembre. I fiori, in particolare, devono essere raccolti quando sono appena sbocciati o ancora in boccioli. La malva essiccata è però reperibile sul mercato durante tutto l’anno.
Le virtù della malva sono conosciute e apprezzate sin dai tempi antichi, infatti, il suo nome deriva dal latino “mollire” cioè “capace di ammorbidire”. I Greci invece la chiamavano “malàchi”, che rende l’idea di “qualcosa che rende morbido” (dal verbo greco “malachizomai”).
Ippocrate la raccomandava per le sue proprietà emollienti e lassative, ma era utilizzata anche come cibo dalle persone povere. In effetti, è ottima nelle minestre o lessata e condita con olio e sale.
Questa pianta è una medicina popolare europea. Si utilizza per le affezioni della bocca, della gola e delle prime vie respiratorie (tonsilliti, bronchiti), ma anche nelle infiammazioni intestinali e vaginali e come blando lassativo.
Foglie e fiori essiccati di Malva si usano prevalentemente sotto forma di infuso. Per preparare l’infuso si usano 2-5 g di foglie e/o fiori (1-2 cucchiai) e si lasciano in infusione circa mezzora in 150-200 ml di acqua bollente, da sorseggiare 2-3 volte nell’arco della giornata o da utilizzare per gargarismi.
In cucina foglie e fiori sono utilizzati per la preparazione di insalate, zuppe, frittate e ripieni.
FONTI: HEALTHY.THEWOM.IT ; PIXABAY.COM ; HUMANITAS.IT; CURE-NATURALI.IT