Giorno 21 maggio 2022, ospiti di Silvana Bonaccorso, presso la Pinacoteca Sciavarrello di Catania, con la moderazione dell’artista Davide Gianmaria Aricò, si è tenuta la presentazione dell’ultimo romanzo di Giovanni Iozzia: “Il Mistero dell’Alcorano”. Un’opportunità nuova per rinnamorarsi di Catania attraverso le trame romanzesche create magistralmente dalla fantasia dell’autore, ma perfettamente intessute con le innumerevoli vicende storiche che hanno visto la città jonica giocare un ruolo unico al centro del mondo antico e moderno. Parliamo di una Catania per molti versi inedita, ma che divenne, non poche volte nei secoli, l’oggetto d’interesse dei detentori del potere temporale e religioso in Europa, ma anche di alchimisti, poeti, scienziati: tutti alla ricerca di qualcosa di celato nel ventre di questa terra.
Il romanzo narra l’avventura di Andrea, giovane ricercatore della Facoltà di Lettere dell’Università degli studi di Catania. La sua vita cambia completamente quando il suo mentore gli chiederà di fare delle ricerche più approfondite sul libro l’Alcorano, testo scomparso nel 1813 e un tempo custodito presso il Palazzo del Governo a Catania. Nessuno si è mai posto il problema di tale sparizione, poiché si pensava fosse un documento di poco conto nel quale venivano annotati i nomi dei senatori della città. Ma il professore, in una delle sue tante ricerche, notò una frase latina che soprannominava l’Alcorano: Libro Rosso e tale documento era considerato un testo molto pericoloso per ciò che vi era scritto all’interno. Cosa si cela dietro il mistero di questo libro? Perché è scomparso nel XIX secolo? Perché viene soprannominato il Libro rosso? Da questo momento inizia la ricerca di Andrea e di tanti altri personaggi che vengono coinvolti nella vicenda. Il passato e il presente si intrecciano inesorabilmente in questo romanzo, con quella punta di mistero che, quando pensi di aver compreso qualcosa, ti rimescola nuovamente le carte e devi ripartire nuovamente da zero con nuove teorie.
La serata ha prodotto uno scambio culturale interessante e di livello fra relatori e pubblico e il dialogo interattivo ha portato, in comune accordo, all’affermarsi di un concetto conclusivo fondamentale: cos’è una città, se non il frutto del valore che le viene attribuito, da chiunque se ne innamori per qualche imperscrutabile motivo, ma in maniera particolare dall’amore e l’importanza che le dimostrano coi fatti i propri cittadini?