Il Parlamento siciliano rappresentava la camera legislativa del Regno di Sicilia. Insieme al Parlamento Islandese, dell’Isola di Man e delle Isole Faroe, il Parlamento siciliano è uno tra i più antichi del mondo.
Le origini del Parlamento siciliano
Il Conte Ruggero I di Sicilia convocò la prima assise nel 1097 a Mazara del Vallo: si trattava di un parlamento itinerante in questa fase iniziale. Con la prima assise legislativa, Ruggero II di Sicilia fu istituito come primo sovrano siciliano nel 1130 a Palermo, presso il Palazzo Reale. Questo evento segnò l’origine del parlamento in senso moderno: da quel momento, tutti i sovrani successivi avrebbero dovuto ricevere l’assenso del Parlamento per salire al trono. Il Parlamento era costituito da tre rami: feudale, costituito dai nobili, ecclesiastico, rappresentato da arcivescovi, vescovi, abati, e demaniale, formato dai rappresentanti delle 42 città demaniali siciliane. Nel periodo normanno, il parlamento siciliano non aveva una funzione deliberativa; il primo passo avanti lo fece Federico II di Svevia, che concesse l’accesso parziale anche alla società civile.
Il Vespro siciliano e la bandiera
Dopo la dinastia degli Angioini, il Parlamento siciliano divenne il centro dell’organizzazione del Vespro siciliano. Il 3 aprile 1282, durante la rivoluzione, il Parlamentò adotto l’attuale bandiera siciliana, anch’essa una tra le più antiche al mondo.
La Costituzione siciliana del 1812
Nel 1812 il Parlamento siciliano – riunito a Palermo in via straordinaria – abolì il regime feudale e promulgò la Costituzione siciliana del 1812. Fu così costituito un parlamento bicamerale, formato dalla Camera dei comuni, rappresentata dal popolo, con carica elettiva, e dalla Camera dei pari, rappresentata da ecclesiastici, militari ed aristocratici con carica vitalizia, nominati dal re. Le due camere si riunivano due volte l’anno e detenevano il potere legislativo. Il re aveva potere di veto sulle leggi del parlamento. A seguito del Congresso di Vienna del 1815, Ferdinando III provocò la decadenza giuridica di costituzione e parlamento siciliani, con la riunificazione del regno delle Due Sicilie.
Dalla rivoluzione del 1848 all’Assemblea regionale siciliana
Il Parlamento siciliano tornò in auge durante la rivoluzione del 1848. La dinastia borbonica decadde, fu proclamato il Regno di Sicilia come monarchia costituzionale indipendente e fu soppressa la Camera dei pari. Con quest’ultima assise legislativa, fu istituito il parlamento a seguito della Rivoluzione siciliana del 1848 e restò in vigore fino all’anno successivo. In seguito alla seconda guerra mondiale, nel 1947, con l’autonomia speciale della Sicilia, fu costituita l’Assemblea regionale siciliana.