Ecco alcune curiosità sulla bandiera siciliana, dalle origini storiche al significato dei simboli.
La bandiera siciliana ha origini antichissime: la sua prima comparsa risale al 1282, durante la Rivoluzione del Vespro. In quell’occasione, i siciliani la sbandierarono per dimostrare l’unità del popolo contro gli Angioini. I colori della bandiera – rosso e giallo – sono da attribuire rispettivamente a Palermo, capofila nelle ribellioni, e Corleone, importante centro agricolo e civile, unite per fronteggiare i Francesi e cacciarli dalla Sicilia. La bandiera siciliana esiste quindi da 739 anni ed è più antica del tricolore italiano di ben 515 anni. Inoltre, si tratta di una delle quattro più antiche al mondo, ma detiene un primato ancor più importante. La bandiera siciliana, infatti, è la prima ad essere stata adottata prima dal popolo e poi dal sovrano.
I simboli della bandiera siciliana
Il simbolo della Sicilia è la triscele, comunemente nota anche come trinacria. La triscele – dal greco τρισκελής – rappresenta una figura femminile con tre gambe in movimento. Si tratta di un simbolo che affonda le radici nel Neolitico e si ritrova in tante altre civiltà come i Celti e in altre zone del mondo, dalla Mesopotamia, all’India, all’America centrale. Nel Museo Archeologico di Agrigento è conservata una triscele ritrovata a Palma di Montechiaro, che confermerebbe l’origine minoica dei primi popoli in Sicilia. Questa ipotesi si riscontra in quanto tramandato da Omero, ovvero che Minosse, inseguendo Dedalo, partì da Cnosso e sbarcò in Sicilia. Sulla triscele è intersecato il gorgoneion, la testa della Gòrgone – conosciuta come Medusa – con serpenti al posto dei capelli, simbolo di prudenza e saggezza. I Romani arricchirono la bandiera siciliana con le spighe, a testimonianza della fertilità e del fatto che la Sicilia fu la prima provincia, nonché “granaio di Roma”. Oggi, la bandiera della Sicilia è un simbolo importantissimo per la popolazione, molto utilizzata anche nel commercio di prodotti tipici.