Il Barocco siciliano è strettamente collegato al terremoto del 1693, che rase al suolo o danneggiò gravemente oltre cinquanta tra città e paesi e trecento villaggi. Dopo l’evento, che causò più di centomila morti, la ricostruzione dalle macerie iniziò quasi subito.
Le più comuni caratteristiche dello stile Barocco siciliano sono: mascheroni a decorazione di facciate e balconi, balaustre in ferro battuto, influenze stilistiche e costruttive normanne e spagnole, la tecnica del bugnato, l’uso del marmo a decorazione degli interni delle chiese e l’utilizzo della pietra lavica (soprattutto in Sicilia orientale).
Noto, per eccellenza conosciuta come città del Barocco siciliano, non è l’unica a vantare bellezze architettoniche appartenenti a questo stile. Infatti, a Catania e provincia si trovano moltissimi esempi di architettura barocca di grande pregio.
Barocco siciliano nel centro storico di Catania
Il centro storico di Catania è ricchissimo di elementi barocchi, tra cui:
- Via Crociferi, la massima espressione del barocco catanese. Si tratta di una delle vie più antiche di Catania, elegante e monumentale. Qui troviamo diversi esempi di architettura settecentesca, tra cui Villa Cerami e la Chiesa di San Giuliano, dalla particolare facciata convessa. Di fronte, si trova il Collegio dei Gesuiti, anch’esso di stile barocco, con il suo chiostro con loggiato colonnato. Nella stessa via incontriamo altri due luoghi di culto barocchi: la Chiesa di San Francesco Borgia e la Chiesa di San Benedetto.
- Il Monastero di San Nicolò l’Arena, fondato nel XVI secolo e ricostruito nel 1702. Si tratta di un esemplare prestigioso di architettura tardo-barocca siciliana; è uno dei conventi più grandi d’Europa. Tra gli elementi più rappresentativi del barocco, troviamo i mascheroni sulla facciata. Di grande impatto visivo sono i chiostri, giardini, la chiesa, i lunghi corridoi con le piccole aule, i sotterranei.
- Palazzo Biscari, costruito in qualità di residenza della famiglia aristocratica. I gruppi allegorici che decorano la facciata simboleggiano quattro virtù: Abbondanza, Prosperità, Fertilità e Saggezza. Con le sue 700 stanze, è il palazzo privato più importante di Catania e rappresenta una pregiata testimonianza di barocco siciliano.
Elementi barocchi in provincia di Catania
Diverse città e paesi in provincia di Catania furono danneggiati dal terremoto del 1693 e ricostruiti; ecco alcuni esempi dove che vantano architettura barocca:
- Acireale, con il suo centro storico barocco. La massima espressione di barocco acese si raggiunge nella Basilica di San Sebastiano. La ricchissima facciata presenta mascheroni, statue, pinnacoli di stile barocco ed è preceduta da una balaustra con statue raffiguranti personaggi biblici. Anche in Piazza Duomo si possono ammirare la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo e il Palazzo di Città dalla facciata barocca. Altra espressione barocca sono i palazzi dai portali in pietra lavica e decorati con mascheroni.
- Caltagirone, ricostruita da zero dopo il 1693. Qui sorge uno stile tardo-barocco impreziosito dalle famose ceramiche locali. Alcuni tra gli esempi più importanti sono la Chiesa del Collegio dei Gesuiti, il Tondo Vecchio nel belvedere, la Chiesa di San Giacomo e i teatri della città.
- Licodia Eubea, anch’essa danneggiata dal terremoto e immediatamente ricostruita. La Basilica di Santa Margherita presenta in facciata elementi allegorici e mascheroni decorativi tipici del Barocco siciliano. Altrettanto rappresentativi sono il Municipio – precedentemente convento dei Domenicani – con l’annessa Chiesa del SS. Rosario.