Diplomata in scenografia all’Accademia di belle arti di Catania nel 2014, costretta a spostarsi all’estero per tentare di proseguire la sua formazione nel settore del cinema d’animazione, torna in Italia e decide di portare avanti il suo progetto di tesi “Animation in Progress” con il quale approfondisce il processo di produzione dei film d’animazione. Decide di mettere in pratica le competenze acquisite sperimentando una didattica unica nel settore ed adottandola nel progetto CALISEA art animation dell’associazione Culturale ‘900 della quale è il Presidente.
Dal 2017 ad oggi Claudia Bonomo è riuscita a portare in Sicilia l’animatore di fama internazionale Tim Allen, riuscendo a coinvolgerlo, non solo nella formazione dei suoi studenti, ma come mentore ufficiale della scuola di cinema d’animazione.
È riuscita, inoltre, ad attrarre numerosi artisti e professionisti locali e di fama nazionale, come il celebre fumettista Roberto Vian, della Disney Italia, che ha tenuto diversi seminari all’interno dei programmi didattici della sua scuola. Ospite nell’evento online “Illustramente 2020” ha presenziato la conferenza insieme ai grandissimi Bruno Bozzetto e Lorenzo Mattotti, ad oggi i maggiori esponenti dell’animazione italiana.
Attualmente sta lavorando al suo cortometraggio animato “The man of the wind” del quale è regista e co-produttrice con Fabio Teriaca. Il corto sarà realizzato con la tecnica dello stop motion animation, vanterà̀ l’animazione di Tim Allen e le musiche originali del musicista e compositore Sergio Cammariere.
Ciao Claudia, comune a molti è la scelta di specializzarsi all’estero poiché, nella propria terra, non si trovano percorsi congeniali alla propria crescita professionale. Perché́ hai deciso di partire e cosa ti ha lasciato questa esperienza fuori dall’Italia.
Sono partita perché volevo diventare animatore cinematografico e la via giusta era iscrivermi ad un master specifico che mi avrebbe garantito gli stages e tirocini all’interno di rilevanti aziende del settore. L’Italia, da questo punto di vista è ancora indietro e le poche scuole sul territorio, ai tempi non riuscivano a garantirmi una formazione completa; per questo ho deciso di arricchire il mio background professionale all’estero. Certamente non è stato facile e in primo luogo a causa della lingua. Nonostante le difficoltà, stare lontani da casa, mi ha insegnato a cavarmela in ogni situazione e a confrontarmi con il mondo, non solo professionalmente, ma anche a livello interpersonale. La vita all’estero mi ha dato una lezione importantissima: apprezzare la meravigliosa terra in cui vivo e lo stile di vita siciliano. Mi ha insegnato che, anche se il mondo corre veloce, noi siciliani viviamo meglio i momenti, gli attimi e le situazioni, giorno dopo giorno. Avere meno ci allena a farci bastare le cose, ad inventarne di nuove sviluppando creatività e non solo nell’ambito artistico, ma anche nella risoluzione dei problemi di carattere quotidiano.
Nonostante le esperienze inglesi, hai deciso di tornare per creare il tuo futuro qui in Sicilia. Quindi, per realizzare i sogni, è importante essere tanto determinati quanto preparati, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova?
Assolutamente sì. Ho deciso di tornare proprio perché credo nelle possibilità della Sicilia e nelle capacità dei siciliani. A noi non manca niente per realizzare i nostri sogni, mancano solo le opportunità ed è quello che ho fatto: mi sono data un’opportunità.
La scuola che hai creato e attraverso cui applichi la tua didattica, si pone come obiettivo una formazione di livello internazionale in ambito cinematografico e in particolare, nell’animazione. Ce ne vuoi parlare e vuoi parlarci anche dei tuoi studenti?
Non basterebbero 3 interviste per raccontare la storia della scuola, ma proverò in poche righe… La scuola nasce dal desiderio di creare un’occasione per bambini e adolescenti, per diventare professionisti nel settore del cinema d’animazione, attraverso un percorso didattico teorico/pratico di alto livello e al passo coi tempi. Perché partire dai bambini? È la domanda che mi pongono tutti coloro che approcciano per la prima volta a CALISEA. La mia risposta è sempre la stessa: se da bambini vi avessero chiesto: “Ti piacerebbe sapere come vengono creati i cartoni animati?”, la maggior parte di noi avrebbe detto di sì! La curiosità è la motivazione che mette in moto la creatività!
Dietro il mondo del cinema d’animazione ruotano varie figure professionali, specializzate in discipline diverse, come: regia, scenografia, disegno, ecc. Conoscere il lavoro legato a questi diversi ruoli, in ambito di animazione, consente ai bambini e ai ragazzi, di coltivare passioni che domani potrebbero diventare lavoro e di comprendere che l’arte non è relegata soltanto ad ambiti tradizionali (come pittura o scultura), che la grafica non serve solo a creare loghi, o che il regista non dirige esclusivamente attori in carne ed ossa… La scuola nasce principalmente per questo: spiegare e far vivere agli studenti tutto il processo di produzione di un film animato.
Le lezioni si svolgono sempre con il metodo “learning by doing” ovvero “imparare facendo” e il nostro approccio accosta esercitazioni pratiche a lezioni teoriche, per consentire di provare, verificare e metabolizzare ogni concetto studiato. Inoltre, le lezioni si svolgono in modo circolare: non ci sono “primi banchi”, ognuno è allo stesso livello e ogni opinione è fondamentale per garantire agli studenti il lavoro in team. Questo metodo inclusivo ha generato dei legami di gruppo che, col tempo, si sono evoluti anche fuori CALISEA.
Oggi abbiamo circa 50 studenti di tutte le età. Il più piccolo è Marco (5 anni) e la più grande è Alessandra (48 anni).
“L’uomo del vento” è il corto a cui stai lavorando e di cui tu hai scritto la storia. Chi è l’uomo del vento?
Herbert è un uomo. Un anziano signore alla fine della sua carriera. Un uomo stanco e malinconico. Un uomo che nella sua vita ha sempre dato agli altri senza ricevere mai nulla in cambio, senza essere nemmeno visto. Herbert è un “invisibile”…
Come procedono i lavori e quando completerete questa impresa cinematografica?
Il corto è in fase di produzione. Stiamo lavorando alle scenografie, realizzando tre set in miniatura. La scala di riduzione che stiamo applicando è di 1:7.
Il lavoro procede a ritmi incredibili, alcuni dei miei studenti del corso di “officina degli ambienti”, lavorano a volte anche dieci ore al giorno pur di completare in tempo. Il tutto è scandito dalla supervisione di Tim Allen che, tramite riunioni online, foto e video, ci guida e valuta se stiamo procedendo bene.
Nel frattempo, a Palermo i ragazzi che si occupano dei “Puppet” lavorano alla realizzazione dei tre pupazzi (due di Herbert e uno della piccola Vicky).
L’entusiasmo è tantissimo, anche se adesso inizia a trasformarsi in ansia e adrenalina. Non è cosa da poco il coinvolgimento di una star come Tim Allen nell’animazione del film. Vorrei perciò che ogni cosa funzioni perfettamente e il risultato sia all’altezza di questo grandissimo maestro del cinema di animazione.
Altri progetti in cantiere?
Questa è una bellissima domanda e naturalmente la risposta è sì! Sto inaugurando il mio studio di animazione, organizzando dei Master post diploma. Continuo a scrivere delle storie allo scopo di creare una possibile serie animata de “L’Uomo del Vento” e inoltre una serie animata per i più piccoli.
Prima di salutarti, mi piacerebbe che, basandoti sulla tua esperienza personale, lasciassi un messaggio a chi è demotivato perché ha perso la speranza di realizzare il suo futuro artistico qui in Sicilia.
Ciò che dico a tutti i ragazzi che incontro, ai miei studenti e a tutte le persone che hanno perso la speranza è di CREDERCI SEMPRE. Anche se non è semplice e a volte sembra addirittura impossibile: provate, parlate, sperimentate, anche da soli nella vostra stanza! Le opportunità ci sono e se non ci fossero createle!
Ciao Claudia, in bocca al lupo per “L’Uomo del Vento” e per la tua scuola di animazione!