Club dei Viaggiatori – Calabria Misteriosa … Un long week end da ricordare quello che ha visto impegnato il Club dei Viaggiatori DGTRAVEL alla scoperta di una parte della Calabria meno battuta dal turismo di massa.
Partiti alla buon ora il membri del gruppo si sono diretti verso la destinazione, e dopo aver attraversato lo Stretto di Messina con il romantico traghetto hanno effettuato una breve sosta per il pranzo.
Fugace ma di buona qualità. All’arrivo a Corigliano Calabro ci riceve il nostro “Uomo all’Havana” , il vulcanico e poliedrico Mario Via. Insostituibile corrispondente dalla Calabria e strenuo conoscitore delle sue meraviglie enogastronomiche.
Dopo la presa delle stanza, breve relax e via per andare a scoprire subito la perla culturale di questo viaggio il Codex di Rossano, un vangelo manoscritto tra i più antichi del mondo, al quale è stato giustamente dedicato un intero museo. Alla fine della visita il gruppo di è diretto alla scoperta delle altre ricchezze artistiche di Rossano Calabro, tra cui la bellissima Chiesa Bizantina di San Marco.
Finita l’escursione ci si dirige a Calopezzati, un borgo nelle vicinanze per la cena. Calopezzati è un paesino molto bello inerpicato sulle colline con una veduta sul mare mozzafiato ed un bel castello medievale che domina il suo skyline (diciamo cosi ) .
Ma è celebre alle cronache per il ristorante La Tavernetta, dove il gruppo a cena con portate infinite e loculliane, di ottimo cibo e quantità degne della fine del mondo aahaha. Finita la cena, pur potendo semplicemente rotolare a valle, abbiamo preferito riprendere il nostro più comodo van e ritirarci verso il nostro hotel.
Il secondo giorno siamo partiti la mattina, dopo un bel bagno nel mar Jonio (l’hotel era proprio fronte mare , che figata!) alla scoperta del piccolo paese di Longobucco, la porta della Sila. Arrivati qui siamo stati accolti dall’amico Serafino Greco, che nel frattempo è anche l’assessore al Turismo di questo ospitale e ridente borgo e dalla bella Giovanna Iole, che è stata la nostra preparatissima guida. Una visita al Museo del Tessuto (qui fanno anche una stoffa con la ginestra, pensa un po’!) , l’incontro con il fabbro artista che trasforma il ferro in opere stupende e la visita del Palazzo Nobiliare di Città .
Ah da non dimenticare U Sciarnucheddu, l’immancabile aperitivo di Longobucco accompagnato dalle frese, il pane secco calabrese, inumidito con olio al peperoncino. Tutto servito nella cantina del pase, tutto autenticamente sublime. Per il pranzo assaggio di prodotti tipici, un snack dicono loro, che ovviamente ci ha trattenuti a tavola per oltre due ore, con un desio dire eccellente e dire poco.
Rientro nel pomeriggio in hotel e breve relax per bagno al tramonto. Di sera prelibata cena di pesce a casa della signora Lucia, la moglie di un pescatore di Corigliano Calabro. Che dirvelo a fare? Abbiamo ricominciato a mangiare, e tutto, perché tutto eccellente e non si poteva lasciare nulla.
L’ultimo giorno lo abbiamo dedicato alla scoperta della comunità arbereshe , comunità albanese d’Italia, stanziata in queste terre dal XV secolo. La visita di San Cosmo e San Demetrio Corone sono state veramente affascinanti, alla scoperta di una cultura che sopravvive nei secoli con le loro usanze e costumi. Veramente, ma veramente degno di nota la Chiesa di San Adriano, con i suoi misteriosi mosaici dell’Alto Medioevo.
Infine, come sempre, per non smentirsi in questo viaggio, pranzo arbereshe con cucina albanese …. e si salvi chi può.
Al ritorno tra canti ed allegria, il gruppo ha giustamente suggerito di cambiare nome al CdV e da Calabria Misteriosa, lo ha ribattezzato Calabria #foodporn . A ragion veduta , alla prossimaaaa .