Le opere di Enzo Rovella ci conducono in una terra di mezzo dove la realtà sembra prendere forma dall’indeterminazione; è in questo mondo che una semplice macchia di colore può trasformarsi in albero, o in un corallo, in un pianeta, o in una semplice ombra…
Picasso diceva che “ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte e intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole”, ecco: Enzo Rovella, come un alchimista che padroneggia gli stati della materia, attraverso la propria tecnica, sperimenta la trasmutazione dall’impalpabile astrattismo, alla figura riconoscibile. Nelle sue creazioni, qualsiasi osservatore è capace di distinguere similitudini con le immagini del mondo reale, ma a causa della natura mai netta e mai totalmente descrittiva dell’immagine, egli attribuirà alle opere connotazioni diverse in base al proprio vissuto e al personale vigore immaginifico. Enzo vive e lavora a Catania dove è nato nel 1966, lo incontriamo presso i locali del suo studio catanese e ne approfittiamo per scoprire la sua storia trentennale nel mondo dell’Arte, costellata di innumerevoli successi ottenuti, sia a livello nazionale, sia internazionale.
- Ciao Enzo, tu hai iniziato a condividere con il pubblico le tue opere nei primi anni ’90, riscuotendo subito grande consenso. Ci vuoi raccontare come hai vissuto quel periodo in cui sei sbocciato artisticamente: quali difficoltà e quante soddisfazioni?
Nel ’93, dopo la mia personale di debutto ad Acireale, avendo ricevuto incoraggianti consensi di pubblico e di critica, iniziai a prendere coscienza delle mie risorse. La vita da artista tout court mi allettò così tanto che decisi pian piano di abbandonare gli altri progetti lavorativi per dedicarmi alla carriera pittorica in maniera totale. Vivere d’arte è una sfida che ha comportato grandi sacrifici, tanto che mi ritrovo spesso a dire o pensare che per poter continuare in questo percorso, non basta soltanto la passione, ma è necessario essere posseduti da una vera e propria “ossessione” e questo è ancor più vero in un epoca complicata come la nostra. In questo ambito non basta essere bravi per andare avanti: si è succubi degli umori di un mercato sovente spregiudicato, dai tratti confusi, perturbato da mistificazioni continue e da speculazioni commerciali discutibili. Nei primi anni di carriera la motivazione di un artista viene messa a dura prova; si passa da momenti in cui pensi di esserti attestato ad un certo livello, ad altri in cui tutto viene messo in discussione perché i progetti non riescono ad andare in porto. Ricordo che negli anni ’90, a Milano, trascorrevo giorni in metropolitana dalla mattina alla sera, per andare a trovare galleristi o curatori d’arte a cui proporre i miei lavori. Con poco denaro in tasca, arrivavo alla sera sfinito e con un pugno di mosche in mano, spesso accomodandomi a dormire frugalmente (a volte anche a terra) a casa di amici… Il segreto è non mollare e continuare a crederci nonostante le difficoltà e posso dire con tranquillità che non mi è mancata la tenacia! Chiaramente ho raccolto anche i frutti degli sforzi profusi. La prima persona che credette in me e che mi diede la possibilità di emergere fu un critico curatore, Carmelo Strano, filosofo, critico delle arti visive, professore ordinario di Estetica e di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Catania e titolare di Cattedra all’Istituto di Alta Formazione Accademia di Brera di Milano, che mi introdusse nel mondo dell’arte nazionale e milanese in particolare, in maniera concreta sostenendomi in maniera continuativa. Alla svolta decisiva contribuì pure la conoscenza di Demetrio Paparoni, professore universitario di Arte Contemporanea, giornalista, divulgatore e critico d’Arte e fondatore della rivista “Tema Celeste”. A Paparoni piacquero i miei lavori e grazie a lui partecipai ad una collettiva nella galleria ”L’Attico” di Fabio Sargentini a Roma (storica galleria d’arte dove ai tempi esponeva Pino Pascali) e successivamente organizzò per me una personale dal titolo “Contaminazioni” nella Galleria di Sergio Tossi a Prato, dove Demetrio stesso curò il testo del catalogo. In quest’ultima occasione ebbi un’ulteriore soddisfazione: Tossi, ironia della sorte, era stato uno di quei galleristi che in passato, mi aveva lasciato in “attesa di risposta” e finalmente decideva di aprire le porte della sua Galleria alle mie opere!
- Entrando nel merito della tua pittura, essa è di matrice chiaramente astratta, pur rievocando forme riconducibili alla realtà. Ciò che traspare sicuramente in ogni tua opera è che dietro di essa si nasconde un profondo percorso di ricerca concettuale che prende vita attraverso la maestria d’utilizzo di tecniche diverse e mai banali, sposando con armonia differenti tipologie di materiali e colori. Vuoi parlarci dello spirito di ricerca artistico che ti ha sempre contraddistinto?
Alla base delle mie opere, c’è il desiderio di scoperta, la sperimentazione e un processo di ricerca concettuale a cui seguirà una creazione tangibile. Il risultato estetico è solo parte dell’opera, poiché i pensieri fondanti, le tematiche, a volte di carattere intimistico riflessivo, altre volte provocatorie o di denuncia, sono le fonti d’ispirazione da cui parte la mia pittura sulla tela. Lo studio del colore, che ho spasmodicamente approfondito negli anni, le svariate tecniche pittoriche e grafiche, sono solo il mezzo per ottenere un risultato che costruisco ancor prima nella mia mente e nella mia anima.
- Sei un artista contemporaneo siciliano che ha riscosso successi, sia nella propria terra, sia all’estero. L’essere siciliano è un valore aggiunto per molti aspetti che riguardano la formazione di un’artista, ma per ciò che concerne la condivisione dell’arte contemporanea, le realtà locali e la lontananza dai centri nevralgici di respiro internazionale, può essere un problema per chi si occupa d’arte?
Sono siciliano di nascita ed ho perciò vissuto il carattere e le vicissitudini della mia terra, ma posso serenamente affermare che l’essere siciliano non mi caratterizza affatto da un punto di vista artistico. Nei miei lavori vivo una dimensione più universale e cosmopolita e nelle mie creazioni difficilmente si può ricondurre qualcosa alla Sicilia. Gli artisti che scelgono di rimanere in Sicilia, si fanno automaticamente carico delle conseguenze provocate dell’isolamento dai centri più importanti in cui l’Arte circola. Internet, per quanto sia diventato indispensabile, non è una condizione sufficiente per emergere, poiché il contatto diretto col gallerista va cercato e coltivato. Anche la presenza negli ambiti sociali che si occupano d’Arte deve essere curata di persona. Quindi, agli artisti contemporanei nati in questa terra, non dico di rinnegare le proprie origini, ma di cercare di vivere allargando gli orizzonti: imparare l’arte vivendo il mondo, frequentando ambiti diversi, andando oltre la propria dimensione geografica o provinciale.
- Ho conosciuto diversi artisti emergenti che sono stati tuoi allievi. Accanto alla tua attività artistica quindi, trovi il tempo per trasmettere le tue conoscenze alle nuove leve. Cosa cerchi di trasmettere a coloro che vogliono imparare e seguono i tuoi corsi di pittura?
A chi frequenta i miei corsi di pittura, lascio parecchia libertà di scelta, poiché al di là delle singole tecniche di base che si possono insegnare, è importante condurre gli aspiranti artisti a immaginare autonomamente la propria strada e la propria modalità d’espressione. Si possono apprendere e saper eseguire le tecniche dei più grandi pittori, ma non si potranno mai eguagliare le opere nel valore, poiché ogni idea è unica e personale. Per questo non amo coloro che alle mostre chiedono quale tecnica è stata utilizzata per realizzare un quadro, perdendosi l’occasione di cogliere dal vivo i messaggi o le suggestioni che l’autore vuole veicolare tramite esso. La tecnica nasce dalla ricerca e la ricerca nasce dal desiderio intimo di sperimentare. Bisogna apprendere dai grandi maestri per poi ridefinire ciò che si è imparato. Immaginare, sognare fino a trovare un linguaggio che doni all’artista riconoscibilità ed è questa la cosa più importante a cui si dovrebbe aspirare.
- In questo momento ci sono diverse mostre che ti vedono presente. Una personale e delle collettive. Vuoi parlarci dei tuoi progetti futuri?
Ho recentemente inaugurato la mia personale “Secret Daimon” presso la galleria “Carta bianca”, che mi rappresenta in esclusiva a Catania. In contemporanea, presso il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano a Taormina, sono presente con le mie opere nella collettiva d’arte contemporanea “White Noise”, assieme agli artisti Paolo Greco e Francesco Rinzivillo.
Prestissimo inaugurerò la mostra collettiva “Radici”, a cura dei noti galleristi Bianca Maria Rizzi e Mattias Ritter, presso l’antico Castello di Compiano, a Parma.
Grazie Enzo per la tua cortesia e per i tuoi pareri, a mio avviso molto istruttivi. Che il nuovo anno possa portarti ancora nuove ispirazioni e rinnovato successo!
Davide Gianmaria Aricò
Mostre personali
Noto, 2017, Antologica, a cura di Francesco Gallo, Palazzo Nicolaci
Catania, 2015, Night Vision, a cura di Carmelo Strano, Galleria Carta Bianca fine arts
Pechino, 2012, Babele, famous italian artist collective exhibition, Bipersonale, Art new, Chaoyang District
Palermo, 2011, Bipersonale, a cura di Paolo Falcone – Fondazione Sambuca
Catania, 2011, Astronomy – Galleria Carta Bianca fine arts
Milano, 2010, Universi, a cura di Lucio Barbera – Galleria Antonio Battaglia
Siracusa, 2008, Landscape, a cura di Mario Cucé – Galleria Quadrifolglio
Milano, 2007, Da tanta parte dell’ultimo orizzonte, a cura di Alberto Zanchetta –
Galleria Bianca Maria Rizzi
Catania, 2007, Enzo Rovella al Monastero dei Benedettini, a cura di Beatrice Buscaroli – Monastero dei Benedettini
Catania, 2005, Black Screen, a cura di Helga Marsala – Arte Contemporanea
Catania, 2000, Hand Made, a cura di Lorella Scacco – Arte Contemporanea
Catania, 1999, Enzo Rovella – Galleria Carta Bianca fine arts
Prato, 1997, Paesaggi astratti, a cura di Demetrio Paparoni – Sergio Tossi Arte Contemporanea
Catania, 1994, Contaminazioni – Galleria Rosanna Musumeci Arte Contemporanea
Catania, 1993, Blitz, a cura di Francesco Gallo – Galleria Porta Rossa
Acireale, 1993, Macchia si spande, pittura ad occhio, a cura di Francesco Gallo –
Galleria Altaureola
Principali Mostre collettive:
Noto, 2018, Sidefire, Museo Civico, ex Monastero di Santa Chiara
Catania, 2017, Sidefire, Palazzo Platamone
Catania, 2016, Carte d’autore, a cura di Francesco Rovella, galleria Carta Bianca
Palermo, 2016, Landscape, Palazzo Sant’Elia
Catania, 2015, Artisti di Sicilia, da Pirandello a Iudice, a cura di Vittorio Sgarbi, Museo Civico Castello Ursino
Genova , 2015, 2°Biennale di Arte Contemporanea, Le Latitudini dell’Arte, Palazzo Ducale
Palermo, 2014, Artisti di Sicilia, da Pirandello a Iudice, a cura di Vittorio Sgarbi, Palazzo Sant’Elia
Genova , 2014, Arte per l’Arte, Artisti per il Palio di San Lorenzo, Museo di Sant’Agostino
Trapani, 2014, Artisti di Sicilia, a cura di Vittorio Sgarbi, Tonnara di Favignana, Museo ex Stabilimento Florio
Milano, 2014, Arte nel cuore, Galleria Bianca Maria Rizzi e Mathias Ritter
Malta, 2013, Arte attraverso il Mediterraneo, Istituto Italiano di Cultura
Hong Kong, 2013, Asia Contemporany Art Show 2013
Genova, 2013, Portofino Contemporary Art, Sala delle Grida, Palazzo della Borsa
Gubbio, 2013, Io Klimt, a cura di Francesco Gallo, Palazzo dei Consoli
Pechino, 2012, 2nd “Art Water Cube” Cup International Painting and Calligraphy , Exhibition – Tour in China of “Olimpin Fine Arts 2012 (London), Water Cube
Catania, 2011, Artisti nella luce di Sicilia, a cura di Vittorio Sgarbi, Palazzo della Cultura
Milano, 2011, Oro, Galleria Antonio Battaglia
Catania, 2011, Barocco austero, a cura di Carmelo Strano, Antiche Cucine ex Monastero dei Benedettini
Siracusa, 2011, 54° Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi, Galleria Civica Montevergini
Siracusa, 2011, Sicilia sopra tutti, a cura di Duccio Trombadori, Galleria Civica Montevergini
Siracusa, 2010, Neoicomoduli Figurazione internazionale complessa, a cura di Carmelo Strano, Galleria Regionale di Palazzo Bellomo
Torino, 2010, Stemperando, IV Edizione, a cura di Giovanna Barbero, Biblioteca Nazionale Universitaria – Cosenza, Biblioteca Nazionale – Roma, Biblioteca Nazionale Centrale
Milano, 2010, Young’s Gallery Collection, Vecchiato Art Galleries
Catania, 2009, Nuove contemplazioni a cura di Alberto Agazzani, Galleria L.I.B.R.A.
Catania, 2009, Past and Present, Side A Modern Art Gallery
Vibo Valentia, 2009, Premio Internazionale Limen Arte, Palazzo Comunale E. Gagliardi
Sabbioneta, 2008, Formule – I Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea
Zurigo, 2007, Art International Zurich 2007 – Kongresshaus
Catania, 2007, Quaranta 50×50, a cura di Virgilio Anastasi – Istituto Europeo Promozionne Arte Contemporanea
Catania, 2006, I segnali dell’aurora – Galleria d’Arte Moderna Le Ciminiere
Catania, 2006, L’arte di amare l’arte, a cura di Massimo Riposati e Virgilio Anastasi – Museo Civico Castello Ursino
Pechino, 2005, Second Beijing International Art Biennale, a cura di Vincenzo Sanfo – National Art Museum of China
Catania, 2005, Immagine Presente, a cura di Lucio Barbera – Centro Congressuale Fieristico Culturale “Le Ciminiere”
Cagliari, 2004, Insulae – Creative Turbulences, a cura di Rosanna Musumeci – Castello di San Michele
Milano. 2004, Sicilitudine, a cura di Carmelo Strano – Studio D’Ars
Alcamo, 2003, Contaminazioni – Castello dei conti di Modica
Napoli, 2003, XIV Esposizione Quadriennale d’Arte di Roma 2003-2005, a cura di Massimo Bignardi – Palazzo Reale
Palozzolo Acreide, 2003, Index, a cura di Francesco Gallo – Galleria Civica d’Arte Contemporanea
Mosca, 2003, Futura. Siciliani, tradizione e nuovo immaginario, a cura di Francesco Gallo – Casa del Pittore
Catania, 2002, L’offerta della parola – Stesicorea, a cura di Antonio Presti – Casa dei poeti – Devozione alla bellezza
Catania, 2001, Angelus Novus – Museo Comunale “Emilio Greco”
Roma, 2000, Quattro direzioni di ricerca, a cura di Carmelo Strano – Fondazione Luigi Di Sarro
Castel di Tusa, 2000, “Onda d’urto” i cinquanta migliori artisti (under 35), a cura di Antonio Presti – Atelier sul Mare
Catania, 2000, Nuovi Arrivi – Galleria Rosanna Musumeci Arte Contemporanea
Roma, 1999, Riparte, a cura di Rosanna Musumeci – Hilton Hotel
Torre Scaramuccia, S.Vito al Tagliamento, 1999, Caos Italiano, Nuove Visioni, a cura di Ruggero Maggi – Antico Ospedale dei Battuti
Catania, 1999, Devozione alla Bellezza – Galleria Rosanna Musumeci Arte Contemporanea
Roma, 1998, Riparte, a cura di Rosanna Musumeci – Sheraton Hotel
Roma, 1997, Giro d’Italia – Palermo, a cura di Demetrio Paparoni – Galleria L’Attico di Fabio Sargentini
Catania, 1994, Contrasti – Galleria Andrea Cefaly
Milazzo, 1994, Uscite dal mondo – Castello di Milazzo
Catania, 1992, L’Idea e il Linguaggio, a cura di Daniela Fileccia – Galleria Andrea Cefaly