Giorgia Incatasciato e Diego Melfi sono due giovanissimi talenti di Vittoria. Lei a soli 20 anni ha già partecipato al talent show “The Voice of Italy”; lui, conosciuto anche come Persistent Half-short – a 19 anni è un produttore e musicista (contrabbassista e chitarrista): insieme hanno dato vita a un brano musicale – intitolato “I’m crazy” – che uscirà il 15 settembre. Ecco una breve intervista per conoscerli meglio!
Raccontateci un po’ di voi e di come si sono incrociate le vostre strade.
Diego: Io e Giorgia ci siamo conosciuti in primo superiore al Liceo Musicale di Modica e in passato, noi e altri due ragazzi abbiamo dato vita alla band “Another Space”. Produco basi musicali sin da piccolo, ho studiato chitarra classica con il maestro Giovanni Puddu, suono il contrabbasso e adesso mi preparo agli esami di ammissione Accademia Musicale di Imola. Dopo The Voice, io e Giorgia ci siamo cimentati nel nuovo pezzo “I’m crazy” che esce giorno 15 settembre! Il video – di cui i giovani Andrea Sorce e Claudia Comisi hanno curato la parte grafica – sarà visibile a questo link.
Giorgia: Prima di The Voice, sin da quando avevo 13 anni, ho preso lezioni di canto soul a Roma con Cheryl Porter – una celebre insegnate afroamericana. Successivamente, mi sono trasferita a Catania, dove ho frequentato l’ultimo anno e mezzo al Liceo Musicale. Prima dell’esperienza a The Voice, avevo un piccolo gruppo chitarra e voce e ci esibivamo nei pub e per strada. Sono stata chiamata dalla produzione di The Voice per un casting a Milano che è andato a buon fine. Non avevo mai vissuto un’esperienza televisiva così importante: l’impatto col pubblico è stato davvero forte, emozionante ed adrenalinico! Ho provato un miscuglio di emozioni e di ansia mentre mi esibivo con i giudici voltati di spalle, senza la certezza che si girassero! Quando si sono girati – e la canzone era a metà – ero emozionatissima e volevo subito correre da mia madre, che era dietro le quinte, e abbracciarla! Rifarei senza dubbio quest’incredibile esperienza.
Cosa vorreste dire ad altri coetanei pieni di sogni, talento e passione per la musica?
Bisogna credere in quello che si fa, senza farsi fermare dalle porte chiuse in faccia e da chi ti scoraggia. Bisogna andare avanti per la propria strada e cercare di raggiungere gli obiettivi. Ad esempio, Diego menziona il brano I already become strong, che ha fatto 44 mila visualizzazioni su Spotify: “grazie a questo pezzo ho capito che le persone mi hanno ascoltato, ho avuto un importante riscontro.”
Si tratta di una strada difficile e in salita, un settore non facile, ci vuole dedizione, forza di volontà. “Il successo” afferma Giorgia “non è solo quello che si vede ma in gran parte è quello personale che senti dentro; la musica insegna ad apprezzare le piccolezze”.
Ci sveli un tuo sogno nel cassetto?
Diego: Il mio grande sogno è che ci siano tante persone che ascoltano le mie composizioni e che questo possa migliorare le loro giornate.
Giorgia: Esprimere tutto ciò che ho dentro con la musica e poter far parte della vita delle persone. Arrivare dentro alla gente tramite i sacrifici. La musica è sempre presente nella vita di molti di noi; il mio sogno è creare quell’attimo in cui le persone si staccano e sentono solo la musica.
La musica e i social
Ad oggi i social rivestono un ruolo fondamentale nella musica; tantissimi nuovi talenti emergono tramite i social, specialmente Youtube e Spotify. Le visualizzazioni contano sempre di più; Instagram diventa fondamentale per curare l’immagine e il brand. Ad esempio: il trailer e la copertina di I’m crazy hanno avuto molto più riscontro su Instagram rispetto a Facebook. Ad ogni modo, lo scopo più importante – nonché la tappa che premia davvero un artista – è l’esibizione dal vivo per stare a contatto col pubblico.
Viviamo in un’era in cui la musica è digitalizzata. I veri artisti una volta avevano un manager o un produttore che li aiutavano a sfondare perché credevano in loro. Adesso, si entra sul profilo di un artista piuttosto che di un altro, magari sulla base del numero di followers; chi ne ha di più, solitamente viene premiato con la visibilità. Questa è la realtà di oggi e, se a tratti è demoralizzante, bisogna adattarsi anche perché i social permettono di arrivare a una piazza praticamente infinita. Certo, è un vero peccato che molta gente abbia scaricato il tuo brano ma non ne possieda la copia fisica. La musica, infatti, è molto più intima e “fisica”: solo dal vivo si possono cogliere le reazioni immediate del pubblico, rispetto a un semplice “mi piace” o a una condivisione del brano.
Quali sono i vostri piani futuri?
Diego: “Io devo dire grazie a Giorgia perché mi ha detto subito sì senza pensarci due volte; siamo cresciuti insieme e spero che lei abbia tanto successo. Mi piacerebbe tanto suonare in giro insieme e fare uscire altri pezzi, migliorandosi sempre!
Giorgia: “Io ringrazio Diego per avermi scritto; è una persona umile, una qualità che nel nostro campo e generazione è difficile da trovare. Speriamo di arrivare a più persone e trasmettere sempre di più a chi ci segue!”