L’arancio dolce è originario della Cina ma, con ogni probabilità, era già noto al tempo degli Antichi Romani nel primo secolo d.C. Fu introdotto nelle Penisola Iberica solo nel 1300. Si narra che gli Arabi portarono le arance in territorio siculo nel lontano IX secolo d.C.: in Sicilia, l’arancia veniva chiamata melarancia, mentre in letteratura assunse l’appellativo di portogallo fino al 1800. Oltre al limone, al pompelmo e al mandarino, l’arancia è sicuramente uno degli agrumi più apprezzati e graditi da grandi e piccini.
Ottimo rimedio naturale contro gli stadi d’inappetenza, l’arancia è una vera e propria bomba vitaminica, utilissima non solo per il suo potere antiossidante, ma anche per stimolare l’attività cerebrale, favorire la digestione, alleviare i dolori di stomaco, depurare l’organismo ed assicurare un effetto calmante, a scapito di ansia e stress.
Le foglie essiccate trovano impiego come blando sedativo, diuretico e stomachico. In dosi più elevate, il decotto di foglie essiccate di arancio dolce rappresenta un buon rimedio naturale per contrastare tosse (di tipo convulsivo) e spasmi.
I fiori essiccati, invece, sono utilizzati nel trattamento dell’insonnia di lieve entità. Recentemente sono stati condotti studi sperimentali su piccole cavie (roditori) per testare il potenziale effetto dell’arancia su uricemia (parametro che esprime la quantità di acido urico nel sangue): dopo un periodo di somministrazione pari a tre settimane, si è osservata “una riduzione dell’uricemia senza alterazioni della diuresi”.
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