Nicosia è un territorio incastonato tra la natura rigogliosa, intrisa di mito e di storia, di due Riserve Naturali Orientate, riserva Monte Altesina e riserva Sambughetti-Campanito, la cui flora e fauna, uniche nel territorio dell’entroterra, sono raccontate nel neo nato “Museo multimediale della montagna siciliana”.
Il monte Altesina è la vetta più alta dei Monti Erei, presenta una doppia cima, una di m 1192 s.l.m. e l’altra di m 1180 s.l.m.. Dalla sua vetta è possibile ammirare un panorama che si apre trecentosessanta gradi su tutta l’isola con la possibilità di individuare le maggiori cime delle Madonie, l’Etna, il Monte la Guardia e le quelle più spiccate della parte centromeridionale della Sicilia.
Nicosia vanta inoltre un rilevante patrimonio storico-artistico e culturale , basti citare le variopinte capriate del “ tetto ligneo dipinto” della Cattedrale nicosiana, vero e proprio unicum in Europa.
Nel Medioevo, Nicosia divenne la quarta città demaniale della Sicilia, preceduta solo da Palermo, Messina, e Catania; sotto gli Svevi ebbe una grande ascesa e nel 1209 venne nominata Civitas Costantissima da Federico II.
Ma Nicosia è oltre! Non si ferma a godere dei doni offerti dalla storia e dalla natura, ma crea le infrastrutture per poterle vivere.
Infatti, al centro della Sicilia, sorge L’ECOMUSEO “Petra D’Asgotto”.
Il suo nome, “Petra D’Asgotto”, s’identifica con il primo latifondo concesso in pheudum alla città demaniale di Nicosia da Federico II, “per (…) li servigi prestati dalli Nicosiensi all’Imperatore Enrico suo padre, all’imperatrice Costanza sua madre, ed anche a Lui, per privilegio spedito in Nicosia l’8 Maggio 1209.”
L’Ecomuseo “Petra D’Asgotto” di Nicosia , ha come fine principale quello rafforzare il senso d’appartenenza delle identità locali attraverso il recupero e la valorizzazione delle radici storiche e culturali del territorio attraverso processi di valorizzazione, tutela, ricerca, promozione e sviluppo del patrimonio storico, culturale, artistico, sociale e ambientale, compresi i saperi tramandati, la cultura e le tradizioni promossi dall’Ecomuseo; Ricostruire l’evoluzione delle abitudini di vita e di lavoro delle popolazioni locali, delle tradizioni religiose, culturali, ricreative, produttive, dell’utilizzo delle risorse naturali, delle materie impiegate nella produzione agricola, artigianale e quant’altro possa rivalutare il territorio e le comunità che in esso vi insistono; Ricostruire ambienti di vita e di lavoro tradizionali finalizzati alla produzione di beni o di servizi da offrire ai visitatori, creando occasioni di impiego e di vendita di prodotti locali, nonché di didattica, sport e svago in genere; Predisporre progetti di sviluppo individuando specifiche fonti di finanziamento regionali, nazionali e comunitarie; Predisporre itinerari turistici e culturali; Attivare e gestire percorsi formativi pertinenti agli scopi sociali;
NICOSIA è anche festa!
La più importante manifestazione è sicuramente “ la Casazza di Nicosia “
Una rappresentazione sacra itinerante e recitata, avente come tema la storia della “Salvezza dell’Umanità” dal Peccato Originale fino alla Crocifissione di Cristo.
La consuetudine di rappresentare in forma teatrale la storia sacra va fatta risalire, nell’Europa cristiana, al Medioevo, epoca in cui vennero inscenati spettacoli con soggetti tratti da passi scritturali e da vite da santi; tali riti rappresentativi erano conosciuti a Genova già nel 1260, quando la Confraternita dei Disciplinanti si riuniva per pregare in grandi case, dette casacce o casazze: terminata la preparazione spirituale, i confratelli partecipavano in processione seminudi ed armati di flagelli per auto punirsi.
Per avere notizie delle “Casazze“ in Sicilia dobbiamo però risalire al 1591 quando a Palermo si ha memoria di un rito celebrato dalla Reale Confraternita della Madonna de’ la Soledad; da allora un po’ in tutta l’isola si assistette al diffondersi delle “casazze” e sempre con molti partecipanti, …sino a milleduecento nella casazza di Nicosia.
Nella città dei 24 baroni (appunto Nicosia), la sua più solenne rappresentazione venne eseguita nel Marzo del 1810, avendo come regista e cronista contemporaneo il canonico Santo De Luca, appartenente all’Accademia Simetina locale: il reverendo abate si accinse altresì ad un lavoro di trascrizione in due volumi … per lasciare, anche ai posteri, un modello secondo il quale regolar si potranno per esattamente eseguire, in qualche modo per l’avvenire una si’ nobile funzione.
Gli originali manoscritti sono andati perduti, ma fortunatamente un nobile locale (il barone G. Salomone), fra le vecchie carte relegate nella soffitta, ne ha trovato delle copie che ha trascritto, trasmettendole a noi per intero.
È un evento unico ed interessante, che valorizza in pieno il patrimonio culturale immateriale siciliano, favorendo il processo di identità culturale e di crescita sociale dei siciliani attraverso la trasmissione storica, artistico-letteraria ed etnoantropologica delle proprie tradizioni.
La “Casazza” di Nicosia si svolge sempre nel fine settimana che comprende la Domenica delle Palme per la sua valenza storico-religiosa, ricompensa i chilometri da percorrere per raggiungere Nicosia, paese comunque interessante per il ricco patrimonio artistico e monumentale delle sue chiese e dei suoi palazzi baronali, nonché centro natio di San Felice e città famosa per lem sue opere medievali, per la rinascimentale e monumentale “Cona” di Antonello Gagini e per il “Trono di Carlo V” entrambi collocati nella basilica di S. Maria Maggiore, per gli affreschi scenografici del Borremans nella chiesa di S. Vincenzo Ferreri e di Filippo Randazzo nella chiesa di San Calogero, nonché per il “Ciborio ligneo” del Bencivinni nella chiesa di S. Maria degli Angeli e per le numerose e preziose tele conservate nei templi sacri.
Altra manifestazione ormai da anni calendarizzata è la manifestazione enogastronimica“ Calici sotto le stelle” che si svolge la prima domenica di agosto. Degustazione di prodotti tipici e di vini d’eccellenza delle migliori cantine siciliane e italiane accompagnata da eventi culturali e musicali
Non mancano le sagre di prodotti tipici:
il Nocattolo nicosiano, nel mese di settembre, tipico dolce di pasta frolla e mandorle , ancora preparato anche in casa la Picciota nicosiana, nel mese di ottobre , una polenta realizzata con la borragine , il lardo e un misto di farine antiche.
Nel mese di dicembre si svolgono, ormai da diversi anni, i mercatini di Natale con eventi e degustazioni collegati.
Da visitare , arrivando a Nicosia, il “ caseificio La Bufala” che produce ottimi prodotti con il latte delle bufale allevate nei pascoli del monte Campanito
Il “ Birrificio 24 Baroni “ ottima birra artigianale
Il “ Pastificio Raspanti”
E poi salumifici e pasticcerie e aziende agricole con prodotti ormai famosi nell’entroterra siciliano.
Nicosia città da visitare!
Una terra ricca di emozioni, che ti travolge con i profumi della natura, ti ammalia con la sua storia e ti coccola con i suoi sapori.
Fonte: Pina La Giusa