Tradizione vuole che la Pasta cu l’Agghia Pistata, meglio conosciuta da tutti come Pesto alla Trapanese, è un primo piatto che porta fortuna e salute. Tanto che è offerto dalle famiglie, come piatto di buona sorte ai loro ospiti. La storia narra che furono i genovesi che, al rientro dall’Oriente, fecero sosta al porto di Trapani portando sulle tavole dei siciliani i loro piatti tipici tra cui il famoso Pesto alla Genovese. E i trapanesi non persero tempo, modificarono il noto primo in un Pot-Pourri di sapori e profumi. Il tricolore del gusto. Inserendo i prodotti della terra di Sicilia: mandorle (Avola), aglio rosso (Nubia), pomodorino pizzutello (Paceco) sale marino, olio e pecorino (Trapani).
Parola d’ordine “Mortaio”. Per avere il non plus ultra della Pasta cu l’Agghia Pistata, dimenticatevi frullatori e mini mixer, la ricetta richiede obbligatoriamente l’uso del mortaio. Solo così potrà scaturire dal pesto quel sapore autentico, tutti gli ingredienti saranno tritati al punto giusto, pronti ad esplodere al primo boccone.
La ricetta per 4 persone:
- basilico fresco q.b.
- n.5 pomodori rossi freschi
- Pecorino grattugiato q.b.
- n.3 cucchiai di olio extravergine di oliva, ma ad aggiungere c’è sempre tempo.
- Sale q.b.
Preparazione
Lavate il basilico e asciugatelo. Dopo prendete possesso del mortaio e unite alle foglie di basilico, l’aglio, le mandorle ed il sale. Pian pianino, aggiungete a filo l’olio extra vergine d’oliva e continuate a pestare con un movimento rotatorio.
Nel stesso tempo sbollentante i pomodori, pelateli e tritateli. Poi unite a questi il pesto e il pecorino grattugiato. Aggiustate di olio e sale e il vostro pesto alla trapanese sarà pronto!
fonti: infoodation.com – custonaciweb.it foto: palermomania.it