Una pietanza che porta l’espressione della Sicilia per colori e sapori è sicuramente “U Ripiddu nivicatu”. Un primo piatto dall’aspetto originale e dal sapore sorprendente. Una rivisitazione dell’antica ricetta, che unisce la Sicilia e la Croazia, la pasta con il nero delle seppie e che vede ancora una volta protagonista la tradizione povera dei pescatori. Il non buttar nulla e l’utilizzare e mangiare tutto quello che il mare e la terra offrono. “Ripiddu nivicatu” è un omaggio all’Etna, il vulcano che sovrasta la città di Catania. Usando l’inchiostro dei calamari, si rappresenta il vulcano, sulla cui sommità viene posta la ricotta che simboleggia la neve ed infine la colata lavica simulata dalla salsa di pomodoro. Un pietanza con una presentazione scenografica che lascia di stucco e facilissima da preparare.
INGREDIENTI per 4 persone
- 400 gr. riso
- 3 seppie intere con le sacche di nero
- 5 cucchiai di concentrato di pomodoro
- ricotta fresca
- 1 cipolla dorata
- 50 burro
- 1 spicchio d’aglio
- 1 bicchiere di marsala
- 1 l di brodo vegetale
- olio extra vergine d’oliva
- sale
Preparazione: Iniziamo con il pulire le seppie, stando molto attenti a non rompere le sacche del nero, separando il corpo dalle teste e tirando fuori occhi, becchi, viscere e osso. Sciacquare abbondantemente e tagliare le seppie a pezzi. Scaldare in una padella l’olio extra vergine d’oliva con lo spicchio d’aglio lasciato intero, aggiungere le seppie e lasciare rosolare per qualche minuto. Sfumare con mezzo bicchiere di marsala e continuare con la cottura a fiamma bassa per circa 15 minuti. Nel frattempo, in una pentola far soffriggere la cipolla, precedentemente tritata e tostare il riso fin quando non diventerà traslucido. Far sfumare con l’atra metà di marsala. Continuando la cottura a fiamma bassa, cuocere il riso aggiungendo uno mestolo di brodo alla volta per circa 10 minuti. Adesso è tutto pronto per aggiungere il nero di seppia al riso, regolare di sale e continuare a mescolare fino ad ultimare la cottura del riso. A fuoco spento aggiungere il burro al riso per renderlo più cremoso. Resta solo di scaldare il concentrato con olio e sale ed assemblare il tutto.
Posizionare le seppie nei piatti di portata, coprire con il riso cercando di dare una forma conica e decorare la cima con ricotta e un filo si salsa di pomodoro concentrato.
Con il “Ripiddu nivicatu” sono certa che stupirete i vostri ospiti.
Foto: ristorante la siciliana