Dobbiamo imparare a sfruttare le nostre potenzialità al meglio! Affermare la nostra volontà!
Con queste parole il mental – coach più popolare d’Italia, incita durante i suoi incontri, il pubblico.
25 anni di esperienza nel settore della comunicazione, Roberto Re, nativo di Genova, con il suo modo soft – pratico – riflessivo ha motivato la gente e l’ha resa più forte.
Laquintalettera, incontra Roberto Re pochi giorni prima del suo grande evento, che nel 2018 toccherà 20 città italiane. “Il Ponte della Comunicazione”, uno straordinario corso intensivo, che si terrà il 5 marzo a Catania. In poche righe ci trasmette una grande carica motivazionale, omaggiandoci una pocket version dei suoi appuntamenti.
Spinto da un’incredibile passione per lo sviluppo del potenziale umano, hai trasmesso la tua instancabile energia a grandi del panorama nazionale, ma anche ad un vasto pubblico che ha deciso di vivere da leader. In modo esplosivo alla pari di un geyser, fendi la terra arida della mente umana per dare vita alla vita. Ma l’energia è un passaggio che si trasforma, qual è la forma per Roberto Re? Dove prende la sua Energia?
Credo che l’energia comunicativa che trasmetto durante i corsi sia una delle mie caratteristiche. Ma penso in generale che l’energia sia un elemento indispensabile per la leadership: chiunque guidi gli altri o venga seguito da altri in qualche modo è uno che trasferisce energia.
Chiaramente l’energia è sotto diverse forme. Può essere adrenalinica ed esplosiva, come quella di David Guetta o di Bob Sinclar, che fa muovere e ballare migliaia di persone dentro un locale, o magnetica e centrata come quella di Gandhi, che riusciva a trasmettere al mondo intero fiumi di saggezza.
L’energia è quello che ci permette di incidere in questo mondo. Ogni volta che vogliamo effettuare un cambiamento, dobbiamo trovare dentro di noi l’energia per agire, per fare, per muoverci, per andare contro gli ostacoli e per superare le difficoltà.
Ovviamente, l’energia parte in primis dai nostri pensieri e dalla nostra mente, si traduce in qualcosa di fisico, ma la testa è il punto di partenza. Quindi se siamo giù e depressi il nostro livello di energia sarà molto diverso rispetto a quando siamo invece fiduciosi e sicuri di noi. Uno degli obiettivi dei miei corsi è proprio quello di insegnare, alle persone, la capacità di gestire al meglio questo processo.
L’ hashtag è utilizzato come aggregatore tematico, rendendo più facile la ricerca di temi e contenuti specifici. Quale secondo te può essere la parola o la frase che più rappresenta le tue passioni ed i tuoi sogni?
Credo che ci sia più di una parola chiave che possa abbracciare al meglio il mio lavoro. Sicuramente un hashtag è leadership. Nel mio libro “Leader di te stesso”, il più venduto nel settore, con quasi mezzo milione di copie, insegno alle persone a ricercare la propria leadership personale. Non tanto diventare appunto leader di altri, ma essere leader di se stessi.
Oggi, la leadership è basata soprattutto sull’autorevolezza non sull’autorità o sulla posizione, è basata su quanto sei credibile. Quindi, per poter essere tale, devi essere in grado di gestire te stesso, ed è molto più importante ed impegnativo. In qualche modo, gestire gli altri è più facile.
La capacità di gestire meglio se stessi sotto tutti i punti vista: gestire il tempo, la comunicazione, i rapporti, la gestione delle proprie emozioni, dei propri stati d’animo. il proprio modo di interpretare il mondo.
Sicuramente un altro hashtag potrebbe essere crescita. Il mio lavoro aiuta le persone a crescere personalmente e professionalmente. #crescita #evoluzione #sviluppo si legano benissimo alla mia missione. Perché il mio lavoro è proprio quello di aiutare le persone a crescere, ad elevare la loro consapevolezza, il loro livello di pensiero, notare quello che prima non notavano, vedere quello che prima non vedevano, gestire meglio se stessi. La vita ci pone sempre davanti delle difficoltà nuove e dei momenti di crisi, cresciamo come persone nel momento in cui le superiamo ed impariamo da quel passaggio.
Un altro hashtag importantissimo è risultati. La chiave di volta di tutto il mio lavoro. La filosofia, la psicologia, le belle chiacchiere e le grandi frasi motivazionali sarebbero solo aria senza i frutti. Quindi la qualità del mio lavoro dipende dai risultati concreti delle persone.
Se uno va in palestra, e raggiunge il suo obbiettivo di perdere peso, di aumentare massa muscolare, di diventare più tonico, allora la palestra è valida! Ha trovato una struttura dove si lavora bene, un personal trainer bravo! Ecco il mio lavoro è la stessa identica cosa.
Viene misurato totalmente dai risultati che le persone ottengono.
Il ponte sullo stretto, un’opera avveniristica che secondo molti aprirà nuove frontiere. Roberto Re, cosa porterà alla Sicilia con Il Ponte della comunicazione, che si terrà il 5 marzo a Catania?
“Il Ponte della Comunicazione” è un titolo che deriva dalla traduzione inglese di Communication Bridge. Dove ovviamente bridge vuol dire ponte, ma c’è anche il verbo to bridge che significa collegare. In inglese to bridge something significa proprio unire qualcosa, il ponte che cosa fa? unisce due sponde. Con la comunicazione noi tocchiamo le altre persone, entriamo in contatto con loro. E quanto più il ponte è pulito, è largo, ampio e liscio, tanto più si viaggia bene.
Quando il ponte inizia a sgretolarsi, le persone iniziano ad essere un po’ meno connesse tra di loro. La mancanza di fiducia, la sbagliata interpretazione di avvenimenti, le difficoltà giornaliere in famiglia e a lavoro, creano stress tra le persone e la comunicazione diventa più difficile.
L’obiettivo de Il Ponte della Comunicazione è quello di insegnare alcune strategie pratiche. Dare la consapevolezza di come queste dinamiche influenzino la comunicazione, di come noi generiamo queste dinamiche depotenzianti. Perché ognuno di noi lo fa in maniera diversa, ognuno di noi va sotto stress in modo differente. E lo stress è uno dei principali ostacoli alla comunicazione efficace. Se siamo arrabbiati tendiamo a comunicare con molta più tensione, risultando meno efficaci e risolutivi. Durante questo incontro aiuteremo le persone a capire come loro tendono a creare tutto questo e li doteremo di alcuni strumenti concreti su come migliorare la comunicazione in fase di stress per gestire meglio se stessi e gli altri; ad esempio, se arriva in ufficio un cliente arrabbiato, e voglio comunicare con lui, il mio primo compito è quello di aiutarlo ad abbassare lo stress, per trovare una strada comunicativa molto più semplice. Perché, se questo continua a essere arrabbiato, tenderà ovviamente a rispondere e reagire sempre in un certo modo e sarà molto più complicato riuscire ad arrivare a una soluzione.
L’appuntamento del 5 marzo a Catania – Il Ponte della Comunicazione , sarà un incontro molto pratico, molto focalizzato sul risultato. Cioè darà strumenti concreti da poter applicare da subito!
Se vuoi partecipare chiama il 329 79 09 123 o scrivi a d.ferrante@hrdonline.it