Intervista a Salvatore Gallo, sindaco di Palazzolo Acreide
La forma o la sostanza ? Un eterno dilemma che avvolge la società Italiana, e sempre più anche la politica. Ma un sindaco ha poca scelta. La sostanza è certamente l’essenza principale dell’essere primo cittadino, e saper dare soluzioni ai problemi piccoli e grandi della sua comunità. Essere un sindaco del fare, come Salvatore Gallo, primo cittadino di Palazzolo Acreide.
Su cosa si sono fondate, dall’inizio del suo mandato a oggi, le strategie per lo sviluppo di Palazzolo Acreide?
Uno dei punti fondanti della strategia di sviluppo di Palazzolo Acreide consiste nel potenziarne l’attrazione. Si tratta infatti di un luogo ricco di storia e cultura che si tramanda da millenni; attirare nuovamente l’attenzione su Palazzolo Acreide era la prima azione necessaria a far partire una ruota dell’ingranaggio per poi muovere il resto dell’economia. I pilastri fondamentali sono sicuramente turismo, accoglienza e luoghi d’interesse, unitamente alla posizione strategica del paese. Voglio precisare che lo sviluppo di un paese – che non deve essere accostato a quello di una grande città – dipende dai valori, dalla comunità e dall’autenticità. Preservare l’identità di Palazzolo Acreide, immergersi nuovamente nelle consuetudini sociali e ritornare a essere social di persona, nelle piazze e nelle strade, sono le prime mosse che ne hanno favorito lo sviluppo.
Quali sono i punti di forza attrattiva di Palazzolo Acreide in ambito turistico?
Le potenzialità di offerta che il viaggiatore trova in Palazzolo Acreide sono sicuramente di origine storico-artistica ma non solo. Troviamo testimonianze sin dalle radici sicule autoctone, passando per il periodo greco, grazie ai viaggiatori che importavano cultura e nuovi metodi di lavoro e di coltivazione della terra. Nel quartiere medievale si trovano anche scorci di insediamenti arabi ed ebraici. Palazzolo Acreide trova la sua massima espressione nel Barocco e nei palazzi nobiliari ricostruiti dopo il terremoto del 1693. Palazzolo Acreide inoltre è circondata di bellezze naturalistiche, tra cui l’incontaminata Valle dell’Anapo. Un ennesimo punto di forza attrattiva è sicuramente l’enogastronomia, fiore all’occhiello della zona. Per il turista, l’esperienza gastronomica rappresenta un tassello importante della visita; ad esempio, pensiamo all’olio e il pane fatto con grani antichi: si tratta di sapori e odori semplici ma autentici, indimenticabili. Più di 30 ristoranti con cucina legata alla tradizione riescono ad accontentare i gusti di ogni visitatore!
Palazzolo Acreide è stato nominato tra i borghi più belli d’Italia e, nondimeno, patrimonio dell’UNESCO. Quanto e come questi titoli d’onore hanno contribuito a migliorare l’immagine della città?
Ad oggi l’importanza dell’informazione e dei brand è più che riconosciuta. Per entrare a far parte di una grande famiglia come quella del Patrimonio dell’UNESCO ci vogliono i titoli, gli standard, la qualità. Le potenzialità intraviste dalla commissione UNESCO si traducono in un importante biglietto da visita dato che il visitatore ormai ricerca qualità. Essere nominati tra i borghi più belli d’Italia risulta sicuramente molto utile al visitatore per la scelta e alla destinazione per emergere dal punto di vista qualitativo.
Collegandosi alla situazione coronavirus, il turismo ha risentito pesantemente della contrazione della domanda e della spesa turistica. Ad ogni modo, sembra che gli sviluppi futuri si muovano verso la linea del turismo di prossimità e dei borghi. Come si inserirà Palazzolo Acreide in questo contesto?
Nonostante le difficoltà date dal coronavirus, è stata una stagione proficua per gli operatori del settore turistico. Il turismo si è mosso grazie alle presenze che non sono mancate affatto. Si tratta di flussi regionali e non internazionali; ad ogni modo, non abbiamo registrato una flessione nel fatturato nè nelle presenze. Tramite l’idea “Palazzolo Isola Sicura” i ristoratori hanno beneficiato di ampi spazi con distanziamento sociale; questa strategia ha funzionato e ha permesso a tutti di lavorare. Adesso, ci stiamo orientando a delle attrazioni sicure dal punto di vista del virus, quali trekking e percorsi naturalistici che permettono di godere di scenari incantevoli, dalla già citata Valle dell’Anapo al Monte Lauro. Il covid ha sicuramente danneggiato il comparto ma ha permesso di riscoprire luoghi che erano dimenticati. Adesso, vantare di un’offerta variegata è il primo passo per adeguare il settore turistico alla riscoperta di questi luoghi.
Quale è secondo Salvatore Gallo il futuro di Palazzolo Acreide ?
Una scopo fondamentale del futuro è quello di bloccare il decremento demografico e l’invecchiamento della popolazione. Bisogna fermare l’emorragia di risorse per piccoli paesi e borghi come Palazzolo, con lo scopo di incoraggiare le nuove generazioni a non andare a cercare fortuna altrove. Per fare ciò si punterà sulle opportunità di lavoro e una svolta importante è già stata ottenuta. L’area di Palazzolo è stata riconosciuta da parte della Regione Siciliana come zona economica speciale: le imprese verranno defiscalizzate e ne conseguono benefici occupazionali. Inoltre, bisogna continuare a monitorare e foraggiare il risultato ottenuto negli ultimi 2 anni in ambito turistico – nel comparto operano circa 400 addetti – con lo scopo di migliorare sempre.