Salvo Pogliese è il nostro Primo Cittadino. Dopo circa un anno di bollore elettorale tra regionali, nazionali ed amministrative, in città si gode di una calma apparente. Gli uomini politici, chi più chi meno, sono appagati dopo il grande tour de force, ma solo uno, il vincitore del 10 giugno 2018, ha appena cominciato il suo impegno nei confronti dei cittadini. Laquintalettera ha incontrato il nuovo Sindaco della Città di Catania, l’on. Salvo Pogliese, un giovane uomo che cercherà di amministrare con forza e saggezza questa Vulcanica Città.
1 – CATANIA BEDDA E MALANDRINA … sicuramente essere sindaco di una città come la nostra è molto impegnativo, vista la diversità dei linguaggi in un ecosistema così complesso. Quale miglioria desidera portare … e soprattutto qual’ è la priorità per il neo Sindaco di Catania?
Catania è una città straordinariamente bella e complessa, che va governata con passione ed entusiasmo che in queste poche settimane sto mettendo in campo senza risparmio di energia per affrontare e risolvere problemi complessi che si trascinano da parecchi anni. Credo che la priorità assoluta sia la sicurezza unita alla pulizia, insieme al risanamento delle finanze comunali per cui abbiamo bisogno di una mano dal governo nazionale e regionale. Catania può risorgere dopo anni di declino se uniamo le forze e io come sindaco ci sto mettendo un impegno totalizzante e non mi fermo un attimo per spingere progetti e sostenere iniziative che rilancino la Città e la nostra Provincia per rimanere aggrappati al cambiamento di un mondo che cambia velocemente e che vuole efficienza nei servizi alle persone.
2- In una sua precedente intervista rassicura i cittadini, comunicando che metterà in campo una taskforce che si occuperà esclusivamente di monitorare bandi europei e gestione indiretta e diretta. A parte questo, ha già qualche specifico obbiettivo per la valorizzazione dei beni culturali di appartenenza pubblica e per l’implementazione turistica della città?
Considerata la scarsità di risorse che ho trovato, anzi della montagna di debiti di cui il Comune è gravato, bisogna attingere necessariamente a fondi comunitari per uscire dal pantano dell’immobilismo, visto che l’Ue ha numerosi canali di finanziamento che vanno sfruttati e questo lo dico anche come deputato europeo appena dimissionario. Ho già messo in campo al Comune gruppi di lavoro per coordinare gli accessi ai bandi, in modo da partecipare a tutti i programmi e le linee di finanziamento. Catania può e deve rigenerasi con un piano straordinario di opere pubbliche, di restauro dei nostri beni culturali e ambientali, di valorizzazione del nostro patrimonio artistico e riqualificazione ambientale, obiettivi per cui siamo impegnati giorno e notte.
3 – Salvo Pogliese è un fuoriclasse. Perché ama ciò che amano tutti i catanesi. Porta nel cuore il Calcio Catania, S. Agata, la Città, ma soprattutto la Famiglia. A quattordici anni ha iniziato a fare politica, in mezzo alla gente, tra i banchi di scuola. Lui è uno di noi! Ha vissuto la sua città come studente e come ragazzo nel periodo della spensieratezza ed oggi la vive come uomo e soprattutto come padre. Ha scelto Catania a Bruxelles perché sa che, con la sua esperienza potrà dare un respiro diverso alla città. Ma l’energia è un passaggio di testimone! Da dove ha preso tutta questa forza il nostro nuovo Sindaco? Chi è stato a sterrare il terreno a Salvo Pogliese, per costruire questo “building” forte e sorridente?
Fin dalla campagna elettorale ho sempre detto che quella di fare il sindaco di Catania è stata una scelta d’amore, senza risparmio di energie. Ho rinunciato al comodo seggio parlamentare di Bruxelles pere dare il mio contributo per fare diventare Catania una metropoli del Mezzogiorno, in grado di attrarre turisti e dare opportunità di lavoro ai nostri giovani che devono rimanere in Sicilia e non essere costretti a emigrare. Tutta la mia energia è dedicata a questo, a fare crescere Catania nel segno dell’innovazione e del cambiamento per farla sviluppare nella serietà e nel rigore. Non mi sento affatto un fuoriclasse, ma una persona con una grande passione per la politica e l’amministrazione pubblica che vuole migliorare la città in cui è nato, cresciuto e si è formato come uomo e come politico. Per questo devo dire grazie alla mia famiglia di provenienza, ai miei genitori, a mio zio Nello Pogliese che mi ha incoraggiato da bambino a impegnarmi in politica. Ma devo dire grazie anche a mia moglie Letizia e ai miei figli Antonio e Giovanni che sono uno stimolo per fare meglio ogni giorno di più.