La pratica del Whale Watching consiste nell’osservazione dei cetacei dalla riva o da un’imbarcazione.
Praticamente ogni amante della fauna marina, che sia grande o piccino, sogna di incontrare prima o poi i giganti buoni del mare. In varie parti del mondo è possibile vedere balene, delfini, squali e altri animali, ma in Islanda lo scenario è favoloso.
L’avvistamento, nella maggior parte dei casi, è garantito al 95-99% in quelle aree da cui le varie specie di cetacei transitano durante specifici periodi dell’anno. L’estate è il momento migliore per scoprire proprio il whale watching in Islanda. Da giugno ad agosto, infatti, avvistare le balene vicino alle coste islandesi è davvero facile, affidandosi ai migliori professionisti del settore.
Si possono ammirare le famose balenottere, le acrobatiche megattere, le orche e tante altre specie di delfini. Bisogna rimanere in silenzio in modo da essere quanto più discreti possibile… e se si è fortunati, le loro enormi code spunteranno fuori dall’acqua a pochi metri dagli osservatori!
E’ fondamentale però accertarsi che questa pratica venga svolta in maniera responsabile. E’ ideale, quindi, prendere parte a piccoli tour in barca (meglio gommoni o imbarcazioni elettriche/ibride), non fidarsi di coloro che promettono di potersi avvicinare a circa 1 metro dagli animali, nè tantomeno di chi permette di attirare la loro attenzione con del cibo.
Curiosità: la pratica del whale watching nasce nel 1950, quando a San Diego in California il Cabrillo National Monument viene dichiarato uno spot ideale per osservare le balene grigie che migravano. Durante quell’anno, il whale watching attirò 10.000 visitatori a San Diego; presto, fu imposto il pagamento simbolico di 1$ per parteciparvi. Dalla fine degli anni ’50 a oggi questo fenomeno ha conosciuto una crescita esplosiva, divenendo oggi motivo centrale per molti viaggiatori (in misura soggettiva) nella scelta della destinazione e del tipo di vacanza.